Un abito da sposa racconta tanto di noi, ci rappresenta, è frutto di una scelta accurata, tra mille prove e incertezze. Lo scelgo lungo o corto? Sarà troppo classico o troppo moderno?

Una cosa è certa, in questa scelta il cuore farà da protagonista e la magia della tradizione mista alla bellezza ci condurranno dritte verso l’abito nuziale perfetto.

La famiglia è in assoluto il punto di riferimento più importante per la sposa… che gioia sarebbe indossare proprio l’abito della mamma nel giorno più bello?

Quell’abito che per anni abbiamo visto in cornici dorate sparse per casa, che  abbiamo ammirato con lo stupore dei bambini, che per gioco abbiamo anche indossato sotto lo sguardo divertito della mamma… ecco, è lui che abbiamo scelto.

E’ così che nasce il progetto della Fate di Pezza,  “La seconda vita di un abito da sposa”.

Attraverso le mani, le idee e la fantasia di una stilista virtuosa, un abito nuziale originale anni ’70, è diventato un meraviglioso abito romantico e moderno, classico e grintoso allo stesso tempo.

Nella splendida cornice di Città Sant’Angelo siamo riusciti a ripercorrere tutte le tappe di un matrimonio della tradizione… la vestizione della sposa all’interno di un palazzo storico, il taglio del nastro, il corteo nuziale, lo scambio degli anelli, il tavolo nuziale, fino alla serenata e ai balli popolari.

Ogni singolo professionista ha dato il meglio di sé e le luci su quell’abito si sono accese con intensità, dolcezza e stupore.

Non è solo arte del riuso, è voler far rivivere un pezzo di storia, un pezzo della storia della nostra famiglia.

Una vera favola con il Borgo di Città Sant’Angelo sullo sfondo, il presente che abbraccia il passato, la famiglia che trionfa sempre, su tutto.

Le Fate di Pezza

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